Walter Tevis A pochi passi dal sole 1978
Come scrittore di fantascienza Walter Tevis (1928-1984) ci ha lasciato solo tre romanzi e una manciata di racconti. I tre romanzi sono : L’uomo che cadde sulla Terra (1963), Solo il mimo canta al limitare del bosco (1980) e A pochi passi dal sole (1978), a questi dovremmo almeno aggiungere due fortunati romanzi di altro genere che sono diventati anche dei film di successo: Lo spaccone e Il colore dei soldi.
Per quanto riguarda il suo lavoro nel campo della fantascienza si tratta a mio avviso di tre grandissime opere che meritano di essere lette. Se dovessi sintetizzare il suo lavoro in questo campo con una formula dovrei utilizzare un a categoria che non esiste, quella di fantascienza esistenziale. Le sue opere, infatti, sono sempre centrate sull’angoscia del protagonista, un uomo inesorabilmente solo e tormentato da dubbi e incertezze.
In particolare in A pochi passi dal sole il protagonista, Benjamin Belson, è un uomo che è riuscito a guadagnare moltissimi soldi sfruttando la situazione drammatica in cui si trova i mondo. Una crisi delle fonti energetiche, infatti, ha reso la vita difficile. C’è pochissima corrente elettrica. Persino i voli spaziali sono stati vietati per non sprecare combustibile. Benson, ricco magnate del carbone, a sue spese acquista un’astronave e va alla scoperta di fonti energetiche su altri pianeti. Dapprima trova un pianeta cui dà il suo nome sul quale c’è un’erba che emette della musica ammaliante e sembra rigenerare i corpi afflitti. Tuttavia, in un incidente, Benson si rompe il braccio e per curarsi diventa dipendente dalla morfina. Per fortuna trova anche, sul pianeta, una sostanza naturale, l’Endolin, capace di guarire ogni dolore senza effetti collaterali.
Su un pianeta vicino trova finalmente una grande riserva di uranio pulito. Fa caricare l’astronave e la manda sulla Terra. Così resta da solo sul pianeta per un lungo periodo e qui ha modo di ripensare alla sua vita precedente, alla moglie Anna, al suo grande amore, un’attrice , e alla figlia Myra.
L’astronave però non può atterrare sulla Terra e torna a riprenderlo. Benson scopre di essere stato bandito e privato della cittadinanza americana. I suoi beni sono stati confiscati perché ha organizzato un viaggio spaziale nonostante il divieto. Ma soprattutto perché un potente senatore non vuole che porti il carico di uranio pulito sulla Terra, perché provocherebbe conseguenze importanti sul mercato delle fonti energetiche.
Benson riesce comunque ad atterrare sulla Terra e a sfuggire alla polizia che tenta di arrestarlo. Per uscire dalla brutta situazione in cui si trova, Benson cerca l’aiuto dei cinesi ai quali in cambio vende l’Endolin e metà del carico di uranio pulito. Con l’altra metà conta di ridare energia agli Stati Uniti e quindi di riportarli ai vertici dello scenario internazionale.
Il finale ci mostra, infatti, la città di New York che progressivamente si illumina e torna a vivere.
Il romanzo chiude dunque con un lieto fine forse poco coerente con la negatività che caratterizza invece il protagonista fin dalle prime pagine.
Al di là della trama, quello che colpisce nel romanzo sono le vicissitudini interiori del protagonista, in questo simile all’alieno del primo romanzo, la dipendenza dalla droga, i contrasti con il potere, ma anche la complicata e a tratti sfrenata attività erotica in cui si trova impegnato e appare come travolto da una passione carica di sensi di colpa. Per altro va notato che il tema erotico nel genere fantascientifico è assai raro.
In ogni caso si tratta di un testo di alto livello che non può mancare sullo scaffale di fantascienza.
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