lunedì 21 ottobre 2024

Fred Hoyle La Nuvola nera 1957

 

Fred Hoyle  La Nuvola nera  1957

 


Fred Hoyle (1915-2001) è stato un fisico di altissimo livello. A lui si deve l’espressione Big Bang – anche se usata in modo polemico - per alludere al punto iniziale dell’universo. Lui però sosteneva la teoria, oggi abbandonata,  di un universo statico ed eterno.  Come scrittore si fece notare perché mise la sua enorme competenza scientifica al servizio di una immaginazione molto vivace. Segnalo tra gli altri un testo fortunato che è diventato in Italia uno dei primissimi  sceneggiati televisivi di fantascienza: A come Andromeda (1962). Ora vorrei presentare il romanzo La Nuvola nera del 1957.

Siamo nel 1964. L’osservatorio di Monte Palomar scopre che una immensa nuvola nera si sta avvicinando rapidamente al sistema solare. Il suo avvicinamento alla Terra rappresenta una seria minaccia per l'umanità, che si trova di fronte alla prospettiva di una totale estinzione.

Un team di scienziati, si riunisce freneticamente per cercare di scongiurare la catastrofe.  Sorgono molti contrasti tra gli scienziati e il mondo dei politici sul modo in cui affrontare il pericolo.

Il colpo di scena accade quando  La nuvola, si rivela un'entità intelligente programmata per assorbire l'energia di cui ha bisogno dalle stelle  che incontra.

La notizia dell'imminente arrivo della Nuvola scatena il panico tra la popolazione mondiale. I governi, inizialmente increduli e restii a rivelare la verità, si trovano a dover gestire la crisi e mantenere l'ordine pubblico.

Si creano tensioni tra chi vorrebbe tentare un contatto pacifico con la Nuvola e chi invece propugna un attacco preventivo. Emergono figure eroiche e idealiste, o ciniche e disilluse.

Il destino dell'umanità è appeso a un filo. Dapprima il contatto con la nuvola provoca temperature altissime, poi  il sole viene oscurato e quindi ne consegue una glaciazione per tutto il pianeta.

Gli scienziati tuttavia trovano il modo per comunicare con la Nuvola. Essa spiega la sua natura di intelligenza senza corpo, profondamente diversa da quella umana, tuttavia ogni tentativo di spiegare i grandi segreti dell’universo naufraga per la insufficienza del linguaggio umano attraverso cui avviene il colloquio. L’autore sembra realizzare in forma romanzesca il decisivo motto di Wittgenstein : “I limiti del nostro mondo sono i limiti del nostro linguaggio”.

I politici provano a liberarsi della Nuvola bombardandola con missili nucleari, ma la Nuvola è in grado di invertire la rotta dei missili, facendone ricadere alcuni su delle città degli Stati Uniti e della Russia.

A quel punto la situazione sembra volgere al peggio ma inaspettatamente la Nuvola riprenderà il suo cammino presa da altre incombenze lasciando il sistema solare.

La nuvola nera, oltre a essere un'opera di fantascienza ricca di suspense, offre spunti di riflessione su temi profondi come la natura dell'intelligenza extraterrestre, il destino dell'umanità e il nostro posto nel cosmo. Si caratterizza sicuramente per l'accurata descrizione scientifica: Hoyle, da esperto astronomo, infonde nel romanzo una solida base scientifica, rendendo plausibili l'avvicinamento della nuvola e le sue conseguenze. Il ritmo narrativo incalzante e la suspense mantengono il lettore con il fiato sospeso fino all'ultima pagina.

I protagonisti non sono semplici eroi o vittime, ma individui con le loro debolezze e i loro punti di forza, che si confrontano con una situazione estrema. E l’autore fa emergere con chiarezza il conflitto tra scienza e politica che al momento decisivo si rivelano inconciliabili.

Ma il romanzo stimola anche innumerevoli domande sull'etica del contatto con civiltà aliene, sul futuro dell'umanità e sul nostro posto nell'universo.

Davvero una bella lettura.

 STEFANO ZAMPIERI

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