mercoledì 1 gennaio 2025

Clifford Simak INGEGNERI COSMICI 1939

 

Esponente di punta della cosiddetta «Golden Age » della fantascienza, Clifford Simak si è sempre fatto notare nei suoi romanzi per il contenuto riflessivo, il desiderio di perseguire un ideale di fratellanza cosmica e il tentativo di dare risposta ad alcuni grandi quesiti dell’esistenza umana.

In questo suo primo romanzo, anche se talvolta si notano dei buchi narrativi risolti un po’ troppo facilmente, la prospettiva è nientemeno che la salvezza del Mondo e il ruolo decisivo dell’umano nel destino dell’Universo stesso. Un umano che si distingue dalla molte altre razze aliene con cui entra in contatto per il suo ruolo preminente, un ruolo che l’umano si guadagna non per via della razionalità, dell’intelligenza, che anzi sembra una dote molto diffusa, ma soprattutto per via della sua capacità immaginativa, una dote sconosciuta alle altre razze aliene.

 

Ingegneri cosmici è un'odissea cosmica alla scoperta dell'universo. In questo affascinante romanzo, dunque, Simak ci trasporta in un futuro lontano dove l'umanità ha esplorato gran parte della galassia. La storia ha inizio con la scoperta di misteriosi segnali provenienti dai confini dell'universo, invocazioni di aiuto lanciate da una civiltà aliena avanzatissima.

Una spedizione terrestre, guidata da una scienziata risvegliata da un lungo sonno criogenico, viene inviata a rispondere a questi appelli. Gli umani giungono così su un pianeta remoto dove incontrano gli "Ingegneri Cosmici", esseri di natura robotica creati da una civiltà antichissima.

Gli Ingegneri rivelano di essere alle prese con un problema cosmico di proporzioni immense: l'universo stesso è destinato a collassare su se stesso. Per scongiurare questa catastrofe, hanno bisogno dell'aiuto di tutte le specie intelligenti della galassia.

Insieme, umani e Ingegneri intraprendono un viaggio attraverso il tempo e lo spazio, alla ricerca di una soluzione. Visiteranno mondi lontani, incontreranno civiltà aliene e scopriranno segreti dell'universo che sconvolgeranno la loro comprensione della realtà.

 

Tema fondamentale del romanzo è la sopravvivenza dell'universo. Il romanzo pone al centro della narrazione la lotta per la sopravvivenza del cosmo, sollevando profonde questioni sulla responsabilità dell'umanità nei confronti dell'universo. Ma vi è anche, con grande anticipo sui tempi, un tema oggi molto caldo, quello dell'intelligenza artificiale: gli Ingegneri Cosmici, esseri di natura robotica, sono infatti al centro della trama e ci invitano a riflettere sul ruolo che l'intelligenza artificiale potrebbe assumere nel futuro dell'umanità.

 

Sicuramente Ingegneri cosmici è un classico della fantascienza, ed è considerato uno dei pilastri della fantascienza classica. Contiene riflessioni profonde: oltre all'avventura, il romanzo offre spunti sulla natura dell'universo, il significato della vita e il destino dell'umanità.

Un'opera visionaria dunque: Simak anticipa molti dei temi che saranno poi affrontati dalla fantascienza moderna, come l'intelligenza artificiale e l'esplorazione spaziale.

 

C’è un po’ d’ingenuità nello sviluppo romanzesco (non dimentichiamo che è stato scritto alla fine degli anni ’30)  ma, al di là di questo, il romanzo ha ancora una sua freschezza che lo rende suggestivo e accattivante.


 

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