martedì 25 febbraio 2025

Carl Sagan, Contact 1985

 



 Pubblicato nel 1985, Contact è un romanzo di fantascienza scritto dall'astronomo e divulgatore scientifico Carl Sagan. Ne è stato tratto anche un film pur pregevole ma privo della complessità affascinante del romanzo.

Il libro esplora il tema del primo contatto con una civiltà extraterrestre, affrontando al contempo questioni filosofiche, scientifiche e religiose legate all’esplorazione dell’universo e al significato dell’esistenza umana.

 

La storia segue Ellie Arroway, una brillante astrofisica e radioastronoma che lavora al progetto SETI (Search for Extraterrestrial Intelligence), dedicato alla ricerca di segnali radio di origine aliena. Ellie è una scienziata determinata e anticonformista, spinta dalla passione per la conoscenza e dal desiderio di esplorare il cosmo.

Durante un'osservazione con un radiotelescopio, Ellie e il suo team rilevano un segnale proveniente dalla stella Vega, distante circa 26 anni luce dalla Terra. Il segnale contiene un messaggio estremamente complesso:Numeri primi, che ne confermano l'origine intelligente. Ma c’è anche una trasmissione video contenente il primo discorso televisivo mai trasmesso: un discorso di Adolf Hitler in occasione delle Olimpiadi di Berlino del 1936. Questo sconvolge l'opinione pubblica, ma gli scienziati spiegano che il segnale è stato semplicemente "rimandato indietro" dagli alieni.

Dopo un lungo indagare si comprende che il messaggio contiene il progetto di una macchina misteriosa, probabilmente un veicolo capace di trasportare esseri umani verso Vega.

Dopo un acceso dibattito tra scienziati, politici e religiosi, viene deciso di costruire la macchina, finanziata da un consorzio internazionale. Cinque persone vengono selezionate per compiere il viaggio, tra cui Ellie.

Una volta attivata, la macchina trasporta il gruppo attraverso una rete di cunicoli spaziali (wormhole) fino a un sistema alieno. Qui, Ellie ha un incontro con una civiltà avanzata, ma gli alieni assumono le sembianze dei suoi cari defunti, per facilitare la comunicazione.

Le creature non forniscono risposte definitive, ma suggeriscono che l'universo sia popolato da molte civiltà e che il vero scopo dell’esistenza umana sia continuare a cercare e comprendere. Gli alieni rivelano inoltre che nella struttura matematica dell'universo esiste un messaggio nascosto, lasciato forse da un’intelligenza ancora più antica.

Dopo l’esperienza, Ellie e il suo gruppo vengono riportati sulla Terra. Tuttavia, si rendono conto che per gli osservatori terrestri il viaggio è durato solo pochi secondi, mentre per loro è trascorso molto più tempo. Inoltre, le registrazioni della missione risultano vuote, facendo sì che molti ritengano la loro esperienza un’allucinazione o un inganno.

Nonostante la mancanza di prove tangibili, Ellie è convinta della verità della sua esperienza e continua a cercare risposte, rimanendo fedele al suo spirito scientifico.

 

Fra i molti temi principali del romanzo vi è quello del rapporto fra scienza e. fede, quello tra razionalità scientifica e credenze, e vi si  sottolinea che entrambe cercano risposte agli stessi misteri fondamentali.

Il tema dell’esistenza di altre civiltà e della possibilità di vita extraterrestre viene affrontata con un approccio realistico e scientifico, basato sulle conoscenze astronomiche.

 Il romanzo esalta il desiderio umano di conoscere e comprendere, suggerendo che la vera essenza dell’intelligenza sta proprio nella continua esplorazione.

La matematica, infine, viene presentata come la chiave per la comunicazione tra specie diverse.

Contact è un romanzo che unisce avventura, speculazione scientifica e riflessioni filosofiche, offrendo una visione affascinante della possibilità di un primo contatto con una civiltà extraterrestre. Carl Sagan, con il suo stile rigoroso ma accessibile, ci invita a guardare al cielo con meraviglia e a non smettere mai di porci domande.

 

domenica 16 febbraio 2025

Philip Dick GUARITORE GALATTICO 1969

 

"Guaritore Galattico" è un romanzo di Philip K. Dick che ci trasporta in un futuro dominato da un regime oppressivo, dove un uomo, Joe Fernwright, riparatore di vasi rotti, si trova coinvolto in un'avventura cosmica dai risvolti esistenziali.

Joe Fernwright è un uomo comune, alle prese con le difficoltà della vita quotidiana e con un profondo senso di insoddisfazione. Un misterioso essere alieno, dotato di poteri quasi divini, recluta Joe per un'impresa titanica: sollevare dal fondo del mare una cattedrale antica e ricostruirla.

Joe si ritrova a viaggiare tra mondi diversi, incontrando creature bizzarre e affrontando situazioni surreali. Il romanzo si pone interrogativi profondi sulla natura della realtà, il significato della vita, il ruolo della fede e la libertà individuale.

Come molti romanzi di Dick, "Guaritore Galattico" dipinge un quadro cupo di una società futura dominata dal controllo e dalla manipolazione.  Joe, come molti personaggi dickiani, è alla ricerca di un significato più profondo nella sua esistenza, di una verità ultima che possa dare un senso alla sua vita.

L’essere alieno rappresenta una figura ambigua, a metà tra un dio e un manipolatore, che pone interrogativi sulla natura del potere e della divinità. Dick, come al solito, mette in discussione la natura stessa della realtà, suggerendo che ciò che percepiamo potrebbe essere solo un'illusione.

Lo stile inconfondibile di Dick è qui perfettamente rappresentato : non c’è  una trama lineare e facilmente prevedibile. "Guaritore Galattico" è un romanzo complesso, ricco di simbolismi e di sfumature, che richiede un'attenta lettura e una certa apertura mentale. Ma è facile godere delle sue atmosfere inquietanti e dei suoi personaggi complessi.

La mia personale convinzione è che il romanzo, come spesso accade soprattutto negli ultimi scritti di Dick  è in fondo una grande metafora attraverso la quale egli cerca di fare luce – senza riuscirci – nell’oscuro mondo dei rapporti tra Inconscio e coscienza, tra individuo e collettività, tra predestinazione e libero arbitrio. Cercando di maneggiare temi delicati  come l’anima, l’ombra, il doppio. Tutta la parte finale mette in scena il faticoso e contradditorio percorso che il soggetto deve compiere per squadernare il mondo inquietante dell’interiorità nascosta, il mondo del rimosso, delle pulsioni sepolte, ecc.

È un romanzo ricco di analisi e di spunti di riflessione. Non è un caso che sia infarcito di citazioni colte, dal Faust di Goethe alla poesia di Keats.

Se amate la letteratura di Philip  Dick, questo è un romanzo da non perdere.

 

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