Robert Henlein è uno dei migliori scrittori di fantascienza dell’epoca d’oro. In Oltre l’orizzonte (del 1942) affronta con cognizione di causa e un evidente studio preparatorio, un tema estremamente innovativo per l’epoca, quello della eugenetica.
La storia è ambientata in un futuro dove la selezione genetica è diventata la norma per migliorare salute, longevità e intelligenza.
Il protagonista, Hamilton Felix, è il risultato di generazioni di ingegneria genetica e rappresenta quasi l’essere umano perfetto. Henlein dunque ipotizza una società futura migliorata e libera da malattie, tendenze negative, sofferenze, proprio per merito di una accurata selezione genetica. Al contempo, tuttavia si tratta di una società ultra liberista, dove portare armi per duelli è socialmente accettato, riflettendo un mondo dove l’onore e il confronto diretto sono importanti; il lavoro è facoltativo grazie a un’economia che garantisce il benessere di tutti i cittadini. Questo sistema economico avanzato elimina la necessità di lavorare per vivere, permettendo alle persone di dedicarsi a ciò che amano.
Il protagonista viene selezionato per la riproduzione, egli accetta a fatica ma pretende in cambio di avere risposta ad alcuni quesiti fondamentali dell’esistenza: in particolare quello sul senso della vita.
In realtà la domanda sul senso della vita non trova affatto una risposta, almeno da un punto di vista teorico, ma alla fine Hamilton Felix accetta il suo ruolo nella società e decide di avere figli, dando così una risposta pragmatica a una questione teoricamente irrisolvibile. Mette al mondo, dunque, due figli, un maschietto dotato di facoltà telepatiche e una femminuccia.
Durante la sua avventura in “Oltre l’orizzonte”, Hamilton Felix impara ad accettare la responsabilità personale e capisce l’importanza del suo ruolo nel plasmare il futuro dell’umanità.
Heinlein è uno scrittore di qualità ( si pensi, solo per fare un esempio, a opere come Fanteria dello spazio, L'invasione degli ultracorpi, Straniero in terra straniera, La luna è una severa maestra) capace di mettere in scena problematiche non banali e di raccontarle attraverso una elegante trama di vicende e di personaggi.
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